Riflessologia Plantare, conosciamola meglio - Giorgio Ciotoli Naturopata
- naturopatagiorgioc
- 14 mar 2022
- Tempo di lettura: 5 min
(1) Premessa

IL CORPO È UN #SISTEMA COMPLESSO IN CUI NON ESISTE DIVISIONE NETTA TRA UNA COMPONENTE E L’ALTRA.
Anzi, ti dirò di più: ogni componente è essenziale per il corretto funzionamento del tutto.
Le #relazioni tra i vari sottosistemi del macrosistema #corpo, erano già state individuate migliaia di anni fa da molte civiltà e vengono via via confermate oggi dalle più recenti scoperte scientifiche.

Nell'immagine vediamo le relazioni tra emozioni - organi - visceri e tanto altro, secondo l'antichissima Medicina Tradizionale Cinese.
Nell'articolo precedente (La Naturopatia, cos'è?) parlo della visione naturopatica e accenno alla PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia), una branca della Scienza che studia le relazioni tra i sistemi corporei. Riporto di seguito un'immagine esplicativa presa dal sito web "SIPNEI" (Società italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia) con cui si rappresenta la connessione bidirezionale tra i diversi sistemi:

In questa immagine mancano sicuramente gli altri piani dell'esistenza che caratterizzano l'essere umano, ma è comunque utile per scardinare la moderna visione meccanicista che vede l'uomo come un insieme di "pezzi" assemblati e indipendenti l'uno dall'altro.
Poco sopra invece, abbiamo visto il modello dei 5 movimenti della #MedicinaCinese. Secondo gli antichi cinesi, l’#Uomo è attraversato da canali energetici e tutti gli organi sono in relazione a specifiche #emozioni e a particolari funzioni #psichiche. Inoltre, ognuno di essi è connesso a tutti gli altri secondo specifiche leggi. La buona o cattiva salute di uno, influenza tutto il sistema, che si adopererà per ritrovare un #equilibrio (un po' più costoso in termini di energia spesa).
Attraverso lo studio dei #meridiani (i canali energetici a cui ho accennato) si intuisce come l’alto e il basso del corpo siano sempre connessi, così come l’interno e l’esterno. Non esiste separazione concreta; non esistono compartimenti stagni. Esistono sistemi in continuo scambio e relazione.

Mappa dei meridiani energetici della Medicina Cinese
"L'organismo viene quindi, considerato nella sua interezza, in una dimensione dinamica che deriva dall'interazione e dall'integrazione tra le sue parti". Laura Vanni - Medicina Tradizionale CineseTutto ciò emerge anche dallo studio dell’#Ayurveda e della #MedicinaTradizionaleMediterranea. Ognuna a suo modo ci dice in definitiva le stesse cose: l’essere umano è indivisibile nelle sue componenti e, inoltre, è in stretta relazione con l’#ambiente esterno.

Mappa dei punti marma
I marma sono collegati alle nadi (nervi sottili) e ai chakra (centri energetici) del corpo sottile e della mente. Essi governano l'interfaccia tra il corpo fisico e i corpi sottili (pranici), nonché lo scambio di energia e di informazioni tra essi. [...] Utilizzando i marma possiamo ripristinare il giusto collegamento tra il corpo sottile (la nostra energia interna, i sentimenti, le emozioni) e il corpo fisico (la nostra condizione materiale) apportando maggiore salute e vitalità a entrambi i livelli.
Guarire con la terapia dei marma - David Frawley, Subhash Ranade, Avinash Lele Dopo questa lunga premessa, necessaria e da approfondire ancora (seguiranno altri articoli), possiamo affermare che alla base di molte #tecnichemanuali, c’è questa visione “#sistemica” dell’Uomo.
È così per il #Tuinà (Cina), per lo #Shiatsu (Giappone), il massaggio dei punti #Marma (India) e anche per le pratiche più occidentali come l’#osteopatia e la #chiropratica.
Ovviamente tra queste ci sono anche le Riflessologie. Ho usato il plurale perché oltre alla #riflessologiadelPiede, esiste la #riflessologiadellaMano, del volto (#DienChanZone), del #padiglioneauricolare e dell’#iride.

Mappa iridologica.

Mappa degli organi interni
nel Dien Chan Zone
(2) Breve storia
Ma che cos'è la Riflessologia (o Reflessologia) Plantare?
E' una tecnica corporea molto antica, di difficile datazione. Il documento più antico oggi conosciuto, che testimonia una pratica simile alla riflessologia plantare, è un pittogramma su papiro trovato nella tomba del medico Ankmahor a Saqqara, in Egitto.

Pittogramma egiziano - 2500 a.C.
Nel XIV secolo diverse popolazioni europee utilizzavano una forma di riflessologia plantare e nel 1582, i dottori Adamus e Atatis pubblicarono un libro sulla terapia zonale. Nei secoli successivi si sviluppò molto e si espanse in tutto il mondo, dall’occidente all’oriente, arricchendosi e dimostrando la sua validità.
Un importantissimo contributo allo sviluppo di questa tecnica è arrivato dall'ormai famosissimo medico William Fitzgerald (Middletown, 1872 – Middletown, 21 ottobre 1942) soprannominato "Il padre della riflessologia plantare". Il Dott. Fitzgerald proseguì gli studi portati avanti da alcuni ricercatori sulla terapia dei riflessi.
I suoi studi lo portarono a suddividere il corpo in 10 zone verticali, partendo dalle dita della mano e arrivando alle dita dei piedi (5 linee per ogni piede). Inoltre suddivise il piede in quattro sezioni (cefalica, toracica, addominale, pelvica) individuando 3 linee di separazione.
Un’assistente di Fietzgerald, Eunice Ingham (1889 - 1974), fu la prima ad estrapolare i punti riflessi del piede, cominciando a studiare una vera e propria mappa. Scrisse due importanti libri, "Stories that feet can tell” e “Stories that feet have told”, che sono le pietre miliari della riflessologia del piede.
(3) Basi del funzionamento
Questa tecnica si basa sulla stimolazione (digitopressione) delle #zoneriflesse situate sulla pianta e sul dorso del piede che, soprattutto in modo empirico e in parte scientifico, sono state associate a specifiche zone del corpo o, più propriamente, alla capacità di innescare dei processi.
L'obiettivo del naturopata non è mai quello di contrastare un sintomo, ma quello di comprenderne la causa e sostenere l'organismo nelle sue funzioni di autoregolazione e ripristino di uno stato di benessere.
E la riflessologia del piede viene utilizzata proprio con queste finalità.
Nel libro "Atlante di reflessologia plantare" di Orlando Volpe e Giorgio Cusin troviamo un elenco delle teorie che tentano di spiegare il funzionamento di questa tecnica. Ne elenco alcune:
-Teoria della stimolazione nervosa;
-Teoria dei canali energetici;
-Teoria del potenziale elettrico;
-Teoria delle influenze psicologiche secondo i cinque elementi della Medicina Tradizionale Cinese;
- ecc.
Vengono chiamate teorie perché, pur avendo una base razionale e fisiologica (almeno in parte), non è ancora possibile dimostrare scientificamente la loro validità. Sicuramente, nei prossimi anni e decenni, si avranno sempre più evidenze che potranno dimostrare in che modo la pressione delle zone riflesse riesca ad indurre delle risposte organiche e psicoemotive.
In un prossimo articolo ti parlerò della "Fascia", un vero e proprio organo importantissimo, con funzioni importantissime, che collega tutti i distretti del corpo. E' un argomento molto affascinante che approfondirò separatamente e che potrebbe fornire informazioni utili per comprendere ancora meglio il funzionamento della riflessologia del piede e di tutte le altre tecniche manuali.
(4) Benefici
In quali casi è utile la riflessologia plantare?
Sempre dal libro "Atlante di reflessologia plantare" di Orlando Volpe e Giorgio Cusin, possiamo leggere:
Le statistiche esperienziali ci dicono che la reflessologia può risultare utile come complemento alle cure di emicranie, cefalee, disturbi articolari, disturbi muscolo-tensivi, disturbi digestivi, stress psicofisico, depressione, ansia, insonnia, disturbi ormonali e molte altre disarmonie.La riflessologia del piede, non lavorando mai "contro qualcosa" (un sintomo, una malattia, una disarmonia, un'emozione), ma sempre "a favore di qualcosa" (della vitalità dell'organismo, del rilassamento, del riequilibrio, della salute in generale), può essere consigliata a tutti, a tutte le età e in qualsiasi condizione (alcune pochissime eccezioni a parte).
(5) Cosa aspettarsi dalla riflessologia plantare
Oltre ai possibili benefici sulla condizione per cui ci si è rivolti al riflessologo o al naturopata, possiamo aspettarci le seguenti reazioni piacevoli:
- sensazione di vitalità;
- sensazioni piacevoli varie e in particolare di leggerezza a gambe e piedi;
- sensazione di rilassatezza;
- sensazione di centratura;
- serenità;
- ecc.
Altre volte è possibile avvertire reazioni meno piacevoli ma che denotano comunque una risposta "positiva" del corpo. Dopo il trattamento (e a volte durante) il corpo mette in atto dei processi di riequilibrio che inizialmente possono manifestarsi con:
- movimenti addominali;
- sonnolenza;
- bisogno di esternare emozioni e di piangere;
- sudore, urine e feci maleodoranti;
- riacutizzazione di un dolore;
- ecc.
E' sempre bene prendere nota dei cambiamenti sia in positivo che in negativo (apparente), perché aiuteranno il professionista a regolare i trattamenti successivi.
Spero che l'articolo ti abbia fornito elementi in più per conoscere e valutare questa splendida tecnica.
Da oggi potresti vedere i tuoi piedi in modo diverso: non sono semplici strumenti da infilare nelle scarpe per camminare. Sono centraline avanzatissime che ci connettono con la Terra e ci consentono, ad ogni passo, di regolare il nostro organismo.



Commenti