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Riflessologia facciale Dien Chan Zone

Aggiornamento: 21 mar 2022


(1) Contesto e storia


La #RiflessologiaFacciale è una tecnica che trae origine dal Vietnam, dagli studi del professor Bùi Quòc Chaù, vietnamita nato a Vinh Long (Vietnam del Sud), il 3 Aprile 1942.



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Prof. Bùi Quòc Chaù



Come racconta Van Tri Truong, un vietnamita residente in Italia, questa tecnica nasce in seguito ad un momento storico veramente drammatico per i vietnamiti. Mi riferisco alla cosiddetta “guerra del Vietnam” che si svolse tra il 1955 e il 1975. In seguito agli attacchi americani i vietnamiti si ritrovano a dover gestire una “bomba” sanitaria con mezzi, strumentazioni e personale insufficienti.


Per questo motivo, i pazienti che avevano bisogno di cure, venivano smistati in padiglioni diversi a seconda delle possibilità di sopravvivenza che avevano. I maggiori investimenti sanitari venivano riservati ai pazienti con più alta speranza di vita. Mentre le persone con alta probabilità di morire, o con età molto avanzata, venivano alloggiate in un padiglione in cui veniva fornita assistenza dai volontari.



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Il Dott. Bùi Quòc Chaù, che all’epoca era un agopuntore, prestava servizio proprio in quest’ultimo padiglione. E qui inizia la "sperimentazione" e la ricerca dei punti sul volto che andassero ad ampliare le possibilità di trattamento offerte dall’agopuntura classica.


Si passa da poche decine a 638 punti rintracciati sul volto.


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Si partiva dal presupposto che ogni cambiamento fisico ed emotivo lasciava dei segni visibili sul volto, intese anche come modifica delle espressioni o sulla fisionomia in generale. Per questo dovevano per forza esserci delle “zone di ingresso” per ristabilire un equilibrio. Inoltre, in quella circostanza, il volto era la parte del corpo meno colpita dai danni della guerra e per questo si prestava bene ad essere trattata.



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Il primo punto individuato, intorno al 1980, riguarda la zona #lombare della colonna, che in una delle mappe del Dien Chan è situata nella zona del setto nasale.

Questa scoperta nasce da un’intuizione legata alle parole schiena e naso che, in vietnamita, hanno la stessa radice. A questo punto il professore inizia a testare fino ad individuare il punto che riesce a lenire il #dolore nella zona lombare di un paziente.

Nei mesi successivi sempre più punti vengono individuati e riportati su mappe che via via si arricchiscono sempre più.



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Mappa Yang



(2) Azione


Come per ogni altra #riflessologia, di base c’è l’assunto che si può stimolare una zona esterna e facilmente raggiungibile (la natura è tanto complessa quanto logica) per ottenere risultati su una zona del corpo più interna e poco accessibile. In un certo senso questo assunto è anche alla base dell’#agopuntura.

Grazie alle mappe e ai collegamenti che la Medicina Cinese consente di fare, si sceglie cosa è più opportuno trattare.


Il resto lo farà il corpo.



(3) La versione italiana


Negli anni successivi, per una serie di combinazioni, la tecnica raggiunge l’Italia, dove subisce delle modificazioni. Le colonne portanti della tecnica restano comunque le stesse, ma la modalità di trattamento si trasforma.



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Da una tecnica rapida e dolorosa quale era (spesso il dolore in oriente è sinonimo di efficacia del trattamento) si trasformata in una tecnica #accogliente, in grado di indurre un profondo #rilassamento e di raggiungere, attraverso le zone riflesse, l’intero organismo.



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Una delle mappe degli organi interni



L’occidente non ama sottoporsi a trattamenti dolorosi e compreso questo, Beatrice Moricoli, colei che si occupò di trasportare, insieme al professore, la tecnica in occidente, decise di iniziare un lavoro di adattamento della tecnica ai canoni occidentali.



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L'italiana Beatrice Moricoli con il Prof. Bùi Quòc Chaù



Questa “variante” prende il nome di #DienChanZone e si sta diffondendo in Italia e all’estero.



(4) Come si svolge


Il trattamento si può ricevere o sul lettino o su una sedia. Ma quest'ultima si usa soltanto in casi particolari in cui il ricevente non può distendersi.

Sul lettino il rilassamento è più profondo e non si deve temere la perdita di controllo del corpo in seguito ad un momento di addormentamento.


Gran parte del trattamento viene eseguito con un particolare strumento, chiamato anche cercapunti, che ha alle estremità due sfere di dimensioni diverse: una più grande e una più piccola.


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La sensazione sarà quella di un leggero e lento massaggio e di rado si potranno avvertire dei leggeri fastidi in zone più sensibili. Queste ultime andranno comunicate al Naturopata che saprà come interpretarle.



(5) Benefici


Quando ci si sottopone al trattamento, oltre agli effetti che nei giorni seguenti si possono presentare per via degli stimoli dati al volto, si entra in uno stato di rilassamento profondo che soltanto chi medita da diverso tempo riesce a raggiungere. Si entra effettivamente in un’altra dimensione e si possono fare esperienze molto particolari: sogni, emozioni che riaffiorano, ricordi che tornano alla mente, ecc.



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Per chi ha letto gli altri articoli del mio blog, sarà facile comprendere perché avviene ciò. Come ho più volte tentato di spiegare, l'essere umano è composto da diversi piani di esistenza e quando si agisce su uno di questi, le "ripercussioni" si hanno anche su tutti gli altri.


Il Naturopata utilizza questa tecnica (come le altre) per stimolare e agevolare i processi di #autoriparazione insiti in ogni essere vivente.


In fin dei conti è la saggezza del corpo a mettere in moto quei cambiamenti che nelle ore successive (a volte già durante il trattamento) si avvertiranno. E come dicevamo prima, questi cambiamenti possono riguardare anche le sfere meno tangibili dell'essere umano, ma che sono strettamente collegate alle disarmonie che si riscontrano nel corpo.



(6) Come cercare un operatore Dien Chan Zone


Per trovare i professionisti della zona basterà andare sul sito dell'Airfi (L'accademia Internazionale di Riflessologia Facciale Italiana) nella sezione Team (https://dienchanzone.com/team/).

Una volta lì, basterà selezionare la città e la ricerca individuerà tutti gli operatori della zona.


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Se desideri saperne di più, non esitare a contattarmi.

Ti consiglio comunque di sperimentare su di te almeno una volta gli effetti della Riflessologia Facciale Dien Chan Zone.


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