La Salute è molto di più - Giorgio Ciotoli Naturopata
- naturopatagiorgioc
- 17 mar 2022
- Tempo di lettura: 5 min
(1) Introduzione
“Ci sono due grazie, di cui è priva la maggioranza degli uomini
e di cui essi non apprezzano il valore:
la salute e il tempo libero.”
Il Corano
Sì, il concetto di #salute è molto più ampio di quello che comunemente intendiamo nelle nostre conversazioni.
E non è affatto un tema da accantonare, di secondaria importanza. Ne tantomeno qualcosa di concettuale e filosofico che poco ha a che fare con la concretezza e con la vita di tutti i giorni.

La #consapevolezza che l'essere umano (e quindi l'umanità tutta) ha di sé e il concetto di salute viaggiano su due binari paralleli, che a differenza di quelli ferroviari, spesso si incontrano.
Quello che sto affermando e che affermerò qui, potrà sembrarti forte se non addirittura insensato, ma non è farina del mio sacco.
Gran parte di quello che scriverò in questo articolo proviene da carte redatte da organizzazioni internazionali (come l'#OMS) e discusse nelle assemblee più importanti del mondo. Altre sono entrate a far parte delle carte #costituzionali di diversi paesi, come l'#Italia.

Quello che ho tentato di fare è stato raccogliere informazioni provenienti da fonti diverse, ordinarle e poi esporle. Studiando da anni la salute umana ho costantemente sperimentato e sviscerato queste definizioni, fino ad abbracciarle.
(2) Definizioni
“Una mela al giorno toglie il medico di torno. Basta avere una buona mira.”
Sir Winston Churchill
Prendiamo subito la definizione dell'OMS.

Nel 1946 a New York, fu istituita L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization – OMS), con un trattato entrato in vigore due anni dopo, nel 1948. Con sede a Ginevra, è uno degli istituti specializzati delle Nazioni Unite (ONU), con lo scopo di assicurare a tutte le popolazioni il “raggiungimento del più alto livello possibile di salute” (sito web del Ministero della Salute).
Secondo la costituzione di quest’organo #mondiale la salute è definita, dal 1946, come:
“a state of complete physical, mental and social well-being and not merely the absence of disease or infirmity”.che tradotto significa:
"stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia".Questa definizione ormai diventata molto nota, definisce la salute come qualcosa di molto più complesso e ampio che la "semplice" assenza di #malattia.
Ma c'è di più. Dopo molti anni dall’emanazione di questa definizione, in una riunione del 1998 dell’OMS, ne venne proposta la sostituzione con una definizione leggermente più ampliata:
“La salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia.”Nonostante il voto favorevole della maggior parte dei partecipanti dell’OMS, la discussione avvenuta nel 1999, non è arrivata all’Assemblea Generale, per cui la definizione vigente rimane quella del 1946.
Quest'ultima definizione, per quanto abbandonata in un cassetto, "complica" ancora di più il quadro e smantella definitivamente l'assioma "salute = assenza di malattia". Viene addirittura proposto l'inserimento della dimensione spirituale in un contesto prettamente scientifico e sanitario.

Adesso vorrei introdurre un altro importante documento presentato nel primo Congresso Internazionale sulla Promozione della salute, organizzato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che si è riunito ad Ottawa il 21 novembre 1986, in cui se ne è discusso il contenuto: “proposte per il conseguimento della Strategia della Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre”. Questa conferenza è stata indetta soprattutto per rispondere all’esigenza sempre più diffusa di un: “nuovo movimento mondiale per la salute”.
Sotto il capitolo “promozione della salute” leggiamo testualmente:
“Per promozione della salute si intende il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, l’individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di modificare l’ambiente o di adattarvisi. La salute vista, dunque, come risorsa di vita quotidiana, non come obiettivo di vita: un concetto positivo, che insiste sulle risorse sociali e personali, oltre che sulle capacità fisiche. Di conseguenza, la promozione della salute non è responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma supera anche la mera proposta di modelli di vita più sani, per aspirare al benessere.”Questo testo, che ricordo essere scritto dagli esponenti delle organizzazioni massime in termini di sanità, amplia ancora, e direi in modo esorbitante (in positivo), il concetto di salute.
Si parla di maggior controllo per migliorarla, dei tre piani fisico, mentale e sociale, delle aspirazioni e dei bisogni personali e ultima ma non ultima: di salute vista come una risorsa di vita quotidiana, come un mezzo, e non come obiettivo da raggiungere a tutti i costi. E la differenza è sostanziale.
(3) Il triangolo della salute
Un altro esempio di visione "allargata" ce lo offre il Dott. Palmer.

Daniel David Palmer (1845 - 1913) è stato il fondatore della #chiropratica, tecnica che si occupa di individuare, correggere ed eliminare quelle interferenze, che possono sorgere dalle sublussazioni vertebrali, che incidono negativamente sulla normale trasmissione dei messaggi che dal cervello raggiungono la periferia e viceversa. L’obbiettivo è quello di favorire le capacità di recupero del corpo.
Cito la parte iniziale della definizione di Chiropratica dell’ACA (American Chiropractic Association):
“La Chiropratica è una branca delle "arti" sanitarie la quale considera l'essere umano come un tutto integrato [...]"Secondo Palmer, la malattia è causata da uno squilibrio di uno o più fattori che costituiscono la salute e che sono rappresentati dai lati di un triangolo equilatero.
Come vediamo in figura, i fattori che influenzano la Salute e da cui può originare la Malattia, sono: la biochimica (nutrizione), la psiche (emozioni), il corpo fisico (struttura). Questi tre piani sono strettamente dipendenti uno dall’altro e lo squilibrio di uno comporta la compensazione, con un successivo squilibrio, degli altri. Viene da sé che la salute, secondo questo modello, è determinata dal perfetto equilibrio tra i piani appena visti.
(4) Determinanti della salute
“Quando si tratta di mangiare in modo corretto e fare esercizio fisico, non c’è un “io inizierò domani.” Domani è la malattia.”
Terri Guillemets
Ci sarebbe ancora molto da dire e da citare rispetto a questo argomento e lo farò nei prossimi articoli. Farò anche uno zoom sulla definizione di salute secondo la visione #naturopatica e i più attenti noteranno sicuramente molti parallelismi con le definizioni appena viste.
Prima di concludere credo sia importante domandarsi: se la salute non è la semplice assenza di malattia, da cosa è determinata?
Ti riporto un'immagine esplicativa dei #determinantidellasalute che possono aiutarci a rispondere proprio a questa domanda:

I determinanti vengono definiti come i fattori che influenzano lo stato di Salute di un individuo e – più estesamente – di una comunità o di una popolazione. (Badura, 1995; Evans et al, 1990; Wilkinson et al, 2006).
Sono stati creati diversi modelli che in modo differente illustrano e spiegano proprio questi fattori in relazione all’essere umano. Il grafico che vediamo in figura appartiene al “Centers for Disease Control and prevention” americano (CDC) e, in modo “gerarchico” ci dice che lo stato di salute è condizionato per il 50% dai comportamenti e dallo stile di vita della persona, poi troviamo secondi in classifica a pari merito con un 20% di influenza, i fattori ambientali e i fattori genetici e per ultimo l’assistenza sanitaria con un 10% di influenza.
Eh si, il podio è detenuto da "comportamenti e stile di vita".
Lascio a voi le conclusioni.
Spero che il viaggio all'interno di questo affascinante quanto complesso e attuale tema ti abbia arricchito e fornito conoscenze utili a riplasmare il concetto di salute.
E' estremamente importante.
Un caro saluto e al prossimo articolo.


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